[Cinquanta Sfumature di Bianco]
Perchè odio il tulle

Quando vedo il tulle, quando mi viene proposto per gli allestimenti ormai inizio a “grattarmi”!!! ma perché proprio non mi piace più?

È un materiale antiiiiiiiiiiiiiiiiiiicooooo!!! Con l’evoluzione e la disponibilità di tessuti e materiali, il tulle dà immediatamente una sensazione di antico, stantio, vecchio… anche i tradizionali porta confetti a “ciuffetto” , quelli rotondi e chiusi a modo sacchetto, manco quelli li propongono più in tulle!!!

È rigido, poco lavorabile, non riesce a comunicare il senso di naturalezza, ma rimane sempre come un elemento estraneo e inarticolato.

I colori “vivaci” sono comunque spenti e i colori neutri sembrano sempre sporchi anche se li hai appena messi!

È cheap – costa poco e si vede! Getta l’etichetta “da poco” su qualsiasi cosa venga appoggiato e lo immiserisce.

È la prima scelta per chi ha poche idee, poca conoscenza, poco tempo…  e si sa!

Posso tollerarlo solo negli abiti da sposa (lì il gusto è individuale e insindacabile, non discuto le scelte dello stilista) o per degli esplosivi fiocchi per le auto, in sostituzione di quelli da arricciare, come alternativa resistente (come ho già detto è bello rigido come materiale) e per spendere poco!

Se non tulle, allora che cosa?

Io, che non sono un’esperta, so per certo che ci sono moltissime alternative! Quelle che preferisco:

          Cotone (fettucce, canapone, gros graine, mussola, …) è un materiale naturale, che si può trovare in tantissimi colori e fantasie, declinato con tante lavorazioni e pesi. È duttile, è fresco, è originale.

          Lino – elegante, naturale, prezioso

          Garza di cotone (più sottile, leggera, …) –economica, leggera, impalpabile, gusto un po’ retrò.

          Yuta  – se proprio si vuole essere un po’ country, ma da utilizzare con gusto ed equilibrio. Non molto facile da lavorare e con una “personalità” forte!

          Organza (con moderazione però… ) – i tripudi di organza mi hanno un po’ stufato, anche se ha dalla sua che è leggera, impalpabile, luminosa, duttile ed elegante… sarà per questo che piace tanto?

          Raso e seta, in percentuali e con abbinamenti diversi (georgette, chiffon, taffetà, shantung, …)

          Sangallo (tessuto di pizzo traforato in lino o cotone) vera novità e riferimento per i matrimoni dallo stile un po’ “country chic”.

          Rafia  (in realtà questa è più carta) da utilizzare sempre per allestimenti un po’ rustici/etnici

Fino ad arrivare a cose più “impegnative” e scenografiche come il broccato, il velluto o il damasco.

Insomma, esistono una infinità di alternative all’odiatissimo (da me) tulle!

Il trend comunque in questi anni ha visto l’utilizzo soprattutto di materiali naturali, un po’ “materici” e ruvidi in contrapposizione agli scintillanti tessuti tipo raso e organza (forse di gusto un po’ anni ’80, ma tanto tutto torna…)

Anche la carta può avere utilizzi originali e inaspettati.

Poi lo so che tra qualche anno il tulle diventerà imprescindibile e volente o nolente lo dovrò utilizzare dappertutto. Aspetto con cupa rassegnazione quei giorni, ma per il momento vi invito a valutare le tante, belle, economiche e variegate alternative esistenti!

Alla prossima!

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